martedì 27 novembre 2012

NON DIMENTICAR LE TUE PAURE

I vecchi non han memoria
quando raccontan la loro storia
ed adorano il passato
più che vero, immaginato.
“La mia infanzia era perfetta,
conoscevo Pigafetta!”
“…e la mia era incantata,
ero amica di una fata!”

Non avete più il ricordo
di quant’era duro e sordo
quel dolor che vi prendeva
al calare della sera?
Quella specie di sussulto
e nel cuore quel tumulto
quando restavate soli
senza i vostri genitori?

Era un mondo di paura,
e di questo son sicura;
mille mostri dappertutto
e non so chi sia più brutto:
chi balzava dall’armadio
chi sporgeva dalla radiao
uno appeso sul soffitto
l’altro sulla porta ritto.
E tu povero bambino
Con la schiena all’angolino
tu pensavi fosse vero,
di trovarti in un maniero
senz’avere via d’uscita
ormai più nella tua vita.
Passeranno questi anni
sembrerai un barbagianni…

Or sei nonno e ordini: “A letto!
Tu che sei ormai un ometto
Puoi dormire a luce spenta
Che c’è più che ti spaventa?”

Si dirige al suo lettino
mogio mogio il nipotino…

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