La Regione Lombardia ha chiamato ad un tavolo di lavoro le più importanti associazioni professionali convolte nelle problematiche dei DSA, per mettere a punto un documento nel quale fossero descritti, in modo chiaro, i vari passaggi per giungere alla certificazione di DSA, con indicazioni precise per i genitori, la scuola e gli specialisti (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti).
Quello che qui trovate è il documento completo.
Linee guida esplicative del percorso di prima certificazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
per la scuola, per le famiglie e per i professionisti
Dall’individuazione delle difficoltà,
alla diagnosi, alla stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Documento redatto dai
rappresentanti di:
- Ufficio
Scolastico Regionale per la Lombardia
(USR Lombardia)
- Ordine
degli Psicologi Lombardia (OPL)
- Federazione
Logopedisti Italiani Lombardia (FLI Lombardia)
- Associazione
Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia dell'Apprendimento (AIRIPA)
Sezione Lombardia
- Associazione
Italiana Dislessia (AID) Coordinamento
Lombardia
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FAMIGLIA
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SCUOLA
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PROFESSIONISTI
Link utili:
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osservazione e invio
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La famiglia che rileva significative difficoltà
nell’esecuzione delle richieste scolastiche da parte del proprio figlio, si
può confrontare con i docenti di classe, il referente DSA, il Dirigente
scolastico e/o con il pediatra.
La famiglia decide autonomamente o su sollecitazione da parte della scuola di
procedere alla valutazione clinica delle difficoltà del figlio.
La famiglia dovrà rivolgersi a professionisti autorizzati
a redigere certificazioni DSA valide ai fini scolastici.
(Linee guida L.170 art. 6.5)
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La scuola riconosce le difficoltà nel percorso di
apprendimento il più precocemente possibile, predispone specifiche attività
di recupero e di potenziamento e ne informa la famiglia. Se tali interventi
non dovessero produrre i miglioramenti attesi, invita la famiglia a
richiedere una valutazione clinica per accertare eventuale presenza di
Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
La scuola supporta la
famiglia, garantisce e promuove il
raccordo tra i soggetti coinvolti.
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Il professionista accoglie la domanda, valuta gli aspetti
clinici e illustra alla famiglia il percorso di valutazione
multi-professionale (Neuropsichiatra, Psicologo e Logopedista) dal quale
emergerà l’eventuale diagnosi e il profilo funzionale.
Il professionista è tenuto a spiegare alla famiglia quali
sono le figure professionali che l'alunno incontrerà e le specifiche
competenze delle stesse.
Il professionista raccoglie le informazioni scolastiche; se
necessario prende contatto con i referenti della scuola e/o con gli
insegnanti o ne accoglie le richieste di chiarimento.
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PERCORSO DI VALUTAZIONE
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I professionisti autorizzati a redigere certificazioni di
DSA valide ai fini scolastici sono esclusivamente:
-
le Unità Operative di Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubbliche (UONPIA)
-
i servizi di riabilitazione dell’età evolutiva
pubblici e privati accreditati
-
le
équipe di professionisti autorizzati dalle ASL della Lombardia a
effettuare la prima certificazione diagnostica dei DSA valida ai fini
scolastici, con costi a carico della famiglia.
Le équipe devono essere obbligatoriamente composte dalle tre figure
professionali previste dalla normativa (Neuropsichiatra, Psicologo e
Logopedista) che valutano il caso in modo coordinato.
L’elenco dei soggetti autorizzati ha valore su tutto il territorio regionale ed è reperibile sui
siti delle ASL.
I professionisti sono tenuti a mettere in atto il
protocollo di valutazione secondo i criteri previsti dalle Linee di Indirizzo
regionali per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA)
(DGR 6860/2008), dalla Consensus
Conference nazionale per i DSA del 2007 e dal Panel di Aggiornamento e
Revisione della Consensus Conference
DSA (PARCC) del 2011.
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MODulo DI PRIMA CERTIFICAZIONE dsa
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La certificazione di DSA deve essere redatta dall’équipe
multi-professionale sul MODULO DI PRIMA CERTIFICAZIONE DSA predisposto da
Regione Lombardia (Nota regionale 22/6/2015) che riporta in calce “validità
fino al termine dell’intero percorso di studi”.
La certificazione deve essere obbligatoriamente compilata
in tutte le sue parti, ad eccezione del punto C che è facoltativo.
Sul modulo di certificazione, redatto secondo quanto indicato nel PARCC del 2011 per i
DSA, devono essere indicate: la
codifica diagnostica secondo la classificazione ICD-10, il percorso di
valutazione effettuato, le indicazioni di intervento e i riferimenti relativi
alla presa in carico.
È necessario anche indicare quando si prevede l'aggiornamento del profilo funzionale ed, eventualmente, delle indicazioni d’intervento (B2, B3, C,
D, E e F).
(Regione Lombardia Prot.
H1.2011.0020307, Prot. H1.2012.0033445 e Prot H1.2015.0018622)
La certificazione deve essere firmata dal Referente del
caso/Responsabile del percorso diagnostico (Neuropsichiatria infantile o
Psicologo) e riportare i nominativi di tutte figure professionali dell’équipe
che hanno collaborato all’inquadramento diagnostico e che, insieme al
firmatario, si assumono la responsabilità della valutazione diagnostica.
Certificazioni redatte in modo difforme da quanto indicato
non potranno essere accettate dalla Scuola[1].
(Regione Lombardia Prot.
H1.2015.0018622)
Gli esiti della valutazione
dovranno essere esplicitati e condivisi con la famiglia dell'alunno e con
l'alunno stesso.
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validità della certificazione
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La certificazione è valida per
l’intero percorso di studi.
(Regione Lombardia Prot. H1.2013.0006315)
Il profilo funzionale e le indicazioni per l’intervento
devono essere aggiornati su indicazione del referente della valutazione oppure
nel caso la scuola o la famiglia rilevino cambiamenti significativi.
Le certificazioni precedenti alle disposizioni contenute
nella Nota regionale del 5.7.2011 sono da considerarsi valide.
(Regione Lombardia Prot.
H1.2011.0020307)
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AGGIORNAMENTO del PROFILO FUNZIONALE
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In base alle indicazioni presenti sul Modulo di
certificazione, il professionista aggiorna il profilo funzionale e le
indicazioni di intervento (B2, B3, C, D, E e F), utilizzando il modello
apposito predisposto da Regione Lombardia.
L’aggiornamento del profilo funzionale può essere
effettuato dall’operatore referente
che ha redatto la prima certificazione o da altro Neuropsichiatra
infantile o Psicologo che operi nelle strutture pubbliche deputate o che sia
inserito negli elenchi dei soggetti autorizzati, in raccordo con gli altri
professionisti che ritenga opportuno coinvolgere.
Per quanto riguarda la
formazione universitaria si ricorda che gli Atenei ritengono valide le
diagnosi precedenti, purché la data di rilascio della certificazione non sia antecedente
a 3 anni al momento dell’iscrizione[2].
(Linee
Guida L.170 Art. 6.7)
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CONSEGNA DELLA certificazione ALLA SCUOLA
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Consegna copia della certificazione al Dirigente
Scolastico e ottiene ricevuta di consegna.
Può richiedere i riferimenti normativi e l’estratto del
Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) della scuola in materia di DSA al
referente d’istituto.
(Decreto ministeriale N. 5669/2011 Art. 2 Comma 3)
Per quanto concerne il PAI
si deve fare riferimento alla C.M. 8 del 6/03/2013
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La scuola riceve copia della certificazione e rilascia
ricevuta.
La certificazione viene inserita nel fascicolo personale
dell’alunno.
Il Dirigente Scolastico informa il Referente DSA e
consegna copia della certificazione al coordinatore di classe, che la
condivide con il gruppo dei docenti.
La scuola mette a
disposizione materiale informativo
per la famiglia.
(Regione Lombardia PROT.
H1.2015.0010049)
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Il professionista
provvede a illustrare alla famiglia la diagnosi e le proposte per la scuola e
consegna la certificazione.
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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO:
CONSULTAZIONE e osservazione
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La famiglia può
autorizzare la scuola a prendere contatti con uno o più professionisti
che hanno partecipato al percorso diagnostico per approfondimenti e/o
chiarimenti.
Si confronta con gli insegnanti e/o con il Referente DSA
per approfondire i bisogni dell’alunno
e le scelte didattiche che meglio vi possono corrispondere (modalità di
studio, mediatori didattici etc .).
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Il Team dei docenti o il Consiglio di Classe:
- consulta
la diagnosi
-
consulta la famiglia
-
consulta eventualmente uno o più
professionisti che hanno partecipato al percorso diagnostico, previa
autorizzazione della famiglia
-
avvia l’iter di elaborazione del PDP
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I professionisti che hanno
partecipato al percorso diagnostico possono fornire informazioni alla scuola
se autorizzati dalla famiglia.
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Stesura del pDP
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Dopo un periodo di osservazione per cogliere:
- tempi di elaborazione
- tempi di produzione
- comprensione di consegne
- stili di apprendimento
- altre caratteristiche personali dell’alunno
il Consiglio di classe redige il PDP in riunione
collegiale appositamente convocata.
Nel periodo di osservazione
il CdC garantisce l’applicazione delle misure indicate nella certificazione
diagnostica specie in situazioni di continuità.
Ogni docente esplicita misure dispensative e strumenti
compensativi, modalità di verifica e criteri di valutazione per ciascuna
delle proprie discipline.
Tutti i docenti sottoscrivono il documento.
(Legge 170/2010 Art. 5)
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I professionisti che hanno partecipato al percorso
diagnostico possono condividere la stesura del PDP con la famiglia e con la
scuola secondo le indicazioni riportate nella certificazione.
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CONDIVISIONE CON LA
FAMIGLIA E CONSEGNA DEL PDP
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La famiglia riceve il PDP e
lo può trattenere per prenderne adeguata visione.
Restituisce il PDP e lo firma se ne condivide il
contenuto.
In caso contrario propone eventuali integrazioni e/o
modifiche, che saranno valutate dal CdC.
La famiglia riceve copia definitiva del PDP, controfirmato da tutti
i docenti e dal Dirigente Scolastico e lo firma a sua volta.
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Il Coordinatore di classe consegna il PDP alla famiglia
esplicitandone i contenuti.
Fissa l’appuntamento per la restituzione.
Il CdC, nel caso di eventuali integrazioni e modifiche
proposte dalla famiglia, può rivedere
il PDP.
Il Dirigente Scolastico firma la versione definitiva del
PDP e fa inserire copia negli atti del Consiglio di classe e nel fascicolo
personale dell’alunno.
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ATTUAZIONE DEL PDP
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Ciascun docente attua quanto previsto dal PDP per la
propria disciplina, sia durante l’anno scolastico sia
nelle valutazioni finali.
Lo svolgimento degli Esami
di Stato è regolato da apposita normativa.
(CM 48 31 maggio 2012
DPR
22-06-09 n. 122
O.M. n.
11 del 29/05/2015 – art. 23)
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MONITORAGGIO
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La famiglia verifica regolarmente lo svolgimento dei
compiti assegnati e che siano portati a scuola i materiali richiesti.
Periodicamente si rapporta con la scuola, confrontandosi su difficoltà e
progressi.
(Linee guida 170 art. 6.5)
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I docenti del CdC verificano periodicamente l’efficacia
delle misure adottate, rendendosi disponibili per incontri di monitoraggio in
itinere con la famiglia. Se necessario, predispongono adattamenti/modifiche a
quanto previsto dal PDP.
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I professionisti che hanno
partecipato al percorso diagnostico,
su richiesta della famiglia, possono monitorare l’andamento della
situazione e, qualora sia necessario, interfacciarsi con il
referente DSA e/o con i docenti.
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aggiornamento del pdp
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Il PDP viene rivisto ogni anno scolastico, in relazione al
percorso di crescita dell’alunno e all’eventuale aggiornamento del profilo
funzionale.
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NOTE AGGIUNTIVE
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Le équipe già autorizzate sono
tenute a comunicare alle ASL:
-
eventuali altre ASL presso cui l’équipe o suoi
singoli componenti siano stati autorizzati
-
composizione del pacchetto base di prestazioni
erogate ai fini della certificazione
-
costi minimi e massimi indicativi del percorso
-
eventuali variazioni che dovessero intervenire nel
corso dell’anno – sia nella composizione dell’équipe sia nei riferimenti della stessa (recapiti telefonici, sede,
ecc.) – entro la fine del mese successivo alla intervenuta variazione.
Qualora la variazione riguardi la decadenza dell’unico professionista
appartenente a una delle tre figure professionali necessarie per il
funzionamento e l’autorizzazione dell’équipe, potrà essere comunicata la
sostituzione dello stesso con altro componente già autorizzato (in quanto
operante anche in altra équipe autorizzata). Qualora si intenda, invece,
sostituire il professionista cessato dall’incarico con altro professionista
non ancora autorizzato, occorrerà attendere la successiva riapertura delle
istanze (01.05.2016-31.05.2016)
Tali informazioni dovranno
essere comunicate alle ASL tramite raccomandata AR oppure tramite e-mail
esclusivamente attraverso casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).
Le équipe sono tenute anche a
fornire alla/e ASL presso cui l’autorizzazione è stata concessa i dati che saranno
richiesti nell’ambito del flusso informativo concordato con la Direzione
Generale Salute.
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[1]
In caso di
certificazione difforme rispetto al modello vigente, la scuola rinvierà la
famiglia all’équipe certificante per ottenere la documentazione appropriata e
invierà segnalazione alla ASL competente che, acquisita la relativa
documentazione, sentita l’équipe e verificata l’effettiva inadempienza,
procederà alla
cancellazione della stessa dagli elenchi delle équipe autorizzate.
[2] Per
gli utenti maggiorenni la figura del neuropsichiatra infantile può essere
sostituita da quella del neurologo con specifica esperienza nel settore dei
DSA.