venerdì 19 ottobre 2012

Siamo tutti psicologi ! ?    

Sul ‘Corriere della Sera’ del 17 ottobre, un lettore, firmatosi “Un papà separato” si lamentava del fatto che, pur avendo tenuto un comportamento  molto attento ed equilibrato al momento della separazione (sia lui che la ex moglie),la maestra d’asilo della figlia aveva insistito per un anno perché mandassero la bimba in un centro di psicomotricità per farle “superare il trauma”. La maestra (che ci tiene molto a farsi chiamare dottoressa) sosteneva che c’era un forte rischio di creare nella bimba “forti squilibri … anche a livello di linguaggio”.
A parte il fatto che il genitore ha poi scoperto che la maestra era contitolare del centro di psicomotricità, ma qui la cosa che mi ha sollecitato a scrivere è che per l’ennesima volta qualcuno “fa lo psicologo”.
“Sono un po’ psicologo/a” è una frase che si sente dire spessissimo ( soprattutto alla presenza di noi psicologi); ma se ci si pensa bene è una frase che è usata solamente in riferimento a questa professione. Nessuno direbbe mai “Sono un po’ ingegnere” oppure “ Sono un po’ commercialista”. Mentre per la professione di psicologo tantissime persone ritengono che l’attività dello psicologo consista nel capire gli
altri (?) o qualcosa di simile. L’immagine che ancora oggi si ha della psicologia è estremamente debole e fuorviante: “E’ uno strizzacervelli!” (confondendo evidentemente con la figura dello psichiatra !).
Qualcuno, quando sente che sei uno psicologo esclama “Oddio, adesso non mi psicanalizzare!”
In compenso le facoltà di psicologia sfornano ogni anno un numero impressionante di psicologi i quali, spesso, a causa dell’inflazione di psicologi in Italia, non vanno a fare gli psicologi, ma una qualunque altra attività!
“Siamo tutti psicologi” (almeno un po’), ma anche molto strani!

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